Biodiversità Pugliese
Siamo a Cerignola, sulle alture che delimitano il leggendario Tavoliere delle Puglie, landa sconfinata dove lo sguardo si apre spalancandosi fino al mare. Un territorio forte, antico. Terzo agro più grande d’Italia, qui tutto è ancora scandito dai tempi dell’agricoltura, che tutto cadenzano, e tutto vincolano. È il regno, anche emotivo, della famiglia Caiaffa, regno di un cromatismo binario, rassicurante, giallo grano e blu cielo: inamovibile bicromia paesaggistica testimone del fatto che, in questo lembo di Puglia, in effetti, non piove mai. E dove i terreni sono più vicini al mare che alla terra nel senso che, in alcuni punti, solo 4 km dividono le uve dall’acqua del mare. I suoli, di medio impasto, sono ricchi di calcare poiché tutto il Tavoliere, un tempo, era sommerso dalle acque, il ché restituisce oggi un profilo climatico aggraziatissimo, tanto dolce quanto mite, di cui è testimone il territorio circostante il quale, chiuso tra la Gravina e il Gargano, è ricchissimo in termini di varietà di flora e di fauna messe in contatto tra loro dal brulichio impercettibile, ma costante, della natura.
DIFESA DELLA NATURA